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Sottopasso a Mestre (VE)

MENO RUMORI


GRAZIE A LECABLOCCO FONOASSORBENTE IL MATERIALE E' STATO IMPIEGATO CON SUCCESSO NELLA REALIZZAZIONE DI UN IMPORTANTE SOTTOPASSO SULLA STRADA DEL TERRAGLIO, A MESTRE

L’ opera rientra fra quelle destinate a sciogliere i nodi più intricati della viabilità della terraferma veneziana. Prima della realizzazione del nuovo sottopasso, l’incrocio tra la S.S. 14 Bis e la S.S. 13 “Terraglio” era regolato da un semaforo, decisamente inadeguato.

L’opera si era resa improcrastinabile anche perché doveva essere assicurata la mobilità da/verso le due direttrici principali ivi convergenti (in direzione Mestre/Treviso e Mestre centro/nuovo ospedale). Si trattava di sostenere sia al traffico locale che quello di attraversamento.

Il sottopasso assume una valenza particolare anche perché interessa il tratto iniziale del Terraglio. Si tratta dell’asse che collega Mestre a Treviso, una fra le strade più famose e più belle del Veneto, ai cui lati – come lungo la Riviera del Brenta – sorgono le residenze autunnali e primaverili dei patrizi veneziani. Definiti gli aspetti strutturali, i progettisti hanno ben presto ritenuto di dover affrontare i problemi connessi alle inevitabili emissioni acustiche, mediante l’impiego di materiali in grado di contrastare la riflessione dovuta alle opere di contenimento laterali.

La scelta, finalizzata alla limitazione dell’impatto acustico, tende alla tutela dell’utenza attiva e di chi risiede, lavora o, semplicemente, passa abitualmente in prossimità dell’opera. Si avvertiva, inoltre, la necessità di armonizzare il manufatto nell’ambito generale locale. Tale esigenza, se trascurata, avrebbe comportato conseguenze negative sotto il profilo ambientale, estetico e paesaggistico. La mancata adozione di strutture fonoassorbenti avrebbe comportato la successiva realizzazione di protezioni antirumore, classificabili come opere edilizie, da studiare pertanto anche secondo criteri architettonici.

Di seguito, i requisiti prestazionali minimi richiesti alla soluzione da adottare:

Capacità di minimizzare l’energia sonora riflessa e, pertanto, buone caratteristiche di fonoassorbimento

Possibilità di realizzare una parete monostrato con sufficienti doti di autoportanza e resistenza meccanica ad eventi di tipo impattivo

Resistenza al fuoco

Resistenza ai gas di scarico

Resistenza al deterioramento dovuto al dilavamento meteorico ed ai cicli gelo/disgelo

Possibilità di adeguata finitura superficiale e colorazione in pasta, al fine di ottenere la morfologia e le tonalità ritenute più consone all’inserimento ambientale del paramento

In ultima analisi, la valutazione delle soluzioni possibili dal punto dell’affidabilità, idoneità tecnica ed economicità del materiale ha portato i progettisti a proporre il rivestimento della superficie delle strutture di spalla del sottopasso con LECABLOCCO FONOASSORBENTE”

Il materiale è risultato in grado di garantire buone caratteristiche acustiche mediante la porosità superficiale e la conformazione geometrica della sua superficie. E’ risultato particolarmente efficiente nello spettro di frequenze emesse nell’ambito urbano dai veicoli a motore.

La disponibilità di colori e di tonalità (ottenute mediante pigmentazione in pasta) e la possibile scelta tra diverse finiture superficiali hanno consentito l’adeguato inserimento paesaggistico di un’opera prettamente ingegneristica in un delicato contesto ambientale.

Committente:

Comune di Venezia

Progetto:

Ing. Flavio Zanchettin – SAICO ingegneria srl

Impresa:

ICOP spa Brasiliano (UD)

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